Ormai tutti identificano con il termine App applicazioni informatiche dedicate ai dispositivi di tipo mobile, quali smartphone e tablet. Forse però non tutti sanno che quanto installato sul nostro smartphone può essere sviluppato secondo tre approcci tra loro differenti:

  1. App nativa: applicazione sviluppata utilizzando le “istruzioni” specifiche del dispositivo (IPhone, Android e Windows Mobile). La stessa App deve essere progettata e sviluppata in tre modi differenti e può essere distribuita solo attraverso lo store.
  2. Web App: sono applicazioni che realizzano un collegamento verso un applicativo remoto, come se si utilizzasse in sostanza una pagina web all’interno dello smartphone. Sono sviluppate generalmente utilizzando HTML5 (vedi link sotto) e Javascript. Richiedono una connessione attiva per accedere a internet, non necessitano di uno store specifico per essere distribuite ma  non accedono alle informazioni specifiche del dispositivo (fotocamera, GPS, etc)
  3. App Ibrida: è il mix delle due, coniuga gli aspetti positivi delle Web App (ma anche alcune negative) , con la possibilità di accedere ai contenuti forniti dallo smartphone.

Chi intende far sviluppare un’App per i propri clienti, piuttosto che implementare un tool interno per la propria forza vendita, deve considerare molto attentamente queste tre opzioni. Un’App nativa richiede più tempo e forse anche più risorse economiche per essere sviluppata; bisogna considerare almeno tre sistemi operativi differenti.  Una Web App può essere “riciclata” sul canale web tradizionale e generalmente richiede investimenti inferiori rispetto ad una nativa. Le App Ibride sono la frontiera attuale ed esistono diversi framework che permettono di implementare Web App in modalità Nativa, due di queste sono PhoneGap e Apache Cordova